L'albero del Ciliedio, oltre a dare grandi soddisfazioni per i suoi frutti, è anche un piacere per la vista durante il periodo delle fioriture.
Appartiene ala famiglia delle Rosacee, sottofamiglia Prunoideae. È una pianta originaria dell'Asia ma si è diffusa in tutta Europa.
L'albero può arrivare fino a 30 metri di altezza grazie alle sue radici ben profonde che ne consentono uno sviluppo ampio.
Si tratta di una pianta dalla lunga vita, se tenuto bene arriva anche a 100 anni.
È un albero rustico con portamento svasato, il ciliegio si arrotonda con il tempo.
Presenta foglie caduche, con margine seghettato, di forma ovale e dal colore verde molto intenso.
Il tronco inizialmente è di colore marrone chiaro, poi andando avanti con l'età assume una colorazione grigiastra. Questo legno è molto pregiato e viene impiegato per la realizzazione di mobili di alta qualità, ma anche di strumenti musicali.
I fiori sono bianchi e compaiono in primavera, riempiendo i giardini con la loro imponente presenza. Tuttavia, una gelata tardiva potrebbe causarne la morte. Infiorescenze in corimbi che portano fiori bianchi ermafroditi peduncolati. I fiori si distribuiscono a gruppi di 3 o 4 mazzetti.
I frutti (ovvero le ciliegie) sono delle drupe che nascondono i semi all'interno di un nocciolo. Il coloro può variare da una specie all'altra passando per le varie gradazioni di rosso. Anche le dimensioni possono essere diverse. I frutti vengono raccolti a seconda della varietà da maggio a fine luglio.
L'albero presenta una resina dalle ferite nella corteccia, per mezzo della quale protegge le ferite dalle infezioni provocate dagli insetti e dai funghi.
La crecita è abbastanza rapida. Sono capaci di crescere anche 1 metro per anno. I primi frutti si hanno a tre anni dall'impianto, ma la piena produzione si raggiunge dopo 6-8 anni.
Coltivazione:
L'albero di ciliegio è rustico, per cui non richiede accortezze particolari. L'unico contesto in cui non riuscirebbe a sopravvivere è un terreno troppo umido, freddo e impermeabile, infatti predilige una zona soleggiata.
SIMBOLI E LEGGENDE
Il ciliegio simboleggia la prosperità e la felicità terrena.
Il fiore rappresenta la purezza ed è, per alcune popolazioni, l'emblema dell'ideale cavalleresco.
Regalare un ramo di ciliegio fiorito indicava un ammirevole comportamento educato, secondo il significato ottocentesco anglossasone dell'epoca vittoriana menre, in Cina, si riferisce alla bellezza e alla sessualità femminile.
Il ciliegio giapponese è una delle tante varietà ed è molto apprezzata. In realtà non produce frutti ma è noto specialmente per i fiori rosa che abbelliscono i viali delle città a primavera e può raggiungere i 15 m.
In Giappone è considerato come augurio di buon auspicio, felicità, affetto ed amore e viene adorato come simbolo della vita. Ogni anno, in occasione della sua fioritura, si celebra una festa nazionale ad esso dedicata.
Gli alberi di ciliegio sono molto legati alle leggende sugli innamorati.
Nella mitologia greca, l'albero di ciliegio era sacro ad Afrodite, dea della bellezza e dell'amore. Ecco perchè i suoi frutti sono considerati dei portafortuna.
In Nord-Europa si credeva che gli alberi di ciliegio ospitassero folletti e divinità che proteggevano i campi.
Il ciliegio del sedicesimo giorno
Nel distretto di Wakegori, c'è un ciliegio famoso e antichissimo chiamato jiu-roku-zakura ovvero "il ciliegio del sedicesimo giorno", perchè fiorisce tutti gli anni il sedicesimo giorno del primo mese (secondo il vecchio calendario lunare), la sua fioritura cade quindi nel Periodo del Grande Gelo. Così, anche se l'indole di un ciliegio è quella di attendere la primavera prima di fiorire, lui fiorisce nel periodo più freddo dell'anno poichè in lui vive lo spirito di un uomo.
Era un samurai di Iyo e aveva un ciliegio nel suo giardino. L'albero cresceva nel suo giardino e fioriva, insieme a tutti gli altri, verso la fine di marzo e i primi di aprile. Aveva già giocato sotto l'albero quando era bambino; i suoi genitori, i suoi nonni ed i suoi antenati avevano appeso ai suoi rami in fiore, una stagione dopo l'altra, strisce di carta colorata che recavano scritte di poesie e di lode.
Il samurai divenne anziano e soppravvisse ai suoi figli. Non gli era rimasta altra creatura da amare che non fosse il ciliegio. Ma durante l'estate ad un certo punto, l'albero morì. Il vecchio se ne dolse oltre ogni dire. Invano i cortesi vicini gli trovarono un altro ciliegio, giovane e vigoroso e lo piantarono in giardino con la speranza di recargli conforto. Li ringraziò di cuore e dette mostra di aver ritrovato la felicità. Ma in realtà aveva la morte nel cuore, perchè aveva così tanto amato il suo albero che nulla avrebbe potuto consolarlo per la sua perdita.
Alla fine si ricordò come si può salvare un albero morente.
Era il sedicesimo giorno del mese e si recò da solo in giardino, s'inchinò davanti all'albero avvizzito rivolgendogli le seguenti parole "Ti scongiuro di fiorire ancora una volta perchè sto per morire al posto tuo".
Allora il vecchio distese sotto l'albero un telo e vi depose alcuni cuscini, si inginocchiò e si mise a fare hara-kiri alla maniera dei samurai. Il suo spirito migrò nell'albero e lo fece fiorire in quell'istante preciso.
Da quel giorno, tutti gli anni continua a fiorire il sedicesimo giorno del primo mese.